mercoledì 25 luglio 2012

Bolkestein

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La direttiva comunitaria 2006/123/CE sui servizi, denominata Bolkestein (Commissario europeo proponente) ha determinato che le concessioni sul demanio marittimo non potranno più essere rinnovate automaticamente, non valendo più il diritto di insistenza, ma anzi dovranno essere oggetto di un bando con procedura di evidenza pubblica alla scadenza temporale di ogni concessione.

The UE Directive 2006/123/EC on services, called Bolkestein (Commissioner proponent) has determined that the concessions on maritime property will no longer be renewed automatically, rather will be subject to a notice with public tender.

Di fatto in Italia da oltre 50 anni le fasce costiere sono state concesse e prorogate sempre agli stessi soggetti che, facendone un uso spesso improprio e su tacito assenso delle amministrazioni, hanno irrimediabilmente deturpato gli habitat naturalistici (ad es. le “dune” del Forte dei Marmi) con costruzioni in muratura, piscine, pontili, giardini con essenze non autoctone. In effetti l’art. 36 del Codice della Navigazione dispone al primo comma che: “L'amministrazione marittima, compatibilmente con le esigenze del pubblico uso, può concedere l'occupazione e l'uso, anche esclusivo, di beni demaniali e di zone di mare territoriale per un determinato periodo di tempo.”, ma all’art. 37 si ribadisce che “al fine della tutela dell'ambiente costiero, per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime per attività turistico-ricreative è data preferenza alle richieste che importino attrezzature non fisse e completamente amovibili.” I corrispettivi delle concessioni sono irrisori, i danni per le compensazioni ambientali sono enormi, gli spazi pubblici per gli accessi al mare senza pagamento sono quasi inesistenti…

(Citysmile Blog, pubblicato da Carlo Gervasini il 25 Luglio 2012).

In fact, in Italy for over 50 years, coastal areas have always been granted and extended to the same subjects, making use of inappropriate and often tacit consent of the government, they have irreparably tarnished natural habitats (for example the "dunes" in the Forte dei Marmi) with beton and bricks constructions, pools, docks, gardens with non-native species. In fact the art. 36 of the Navigation Act provides that: "The maritime administration, consistent with the requirements of public use, may grant the occupation and use, even exclusive of public property and areas of territorial waters for a given period of time. ", but art. 37 reaffirming that "in order to protect the coastal environment, for issuing new licenses for public seaside tourist and recreational preference is given to requests that import equipment not fixed and completely removable." The contributions of the concessions are ridiculously low, the compensation for environmental damage is enormous, public spaces for access to the sea without payment are almost non-existent ...

(Citysmile Blog, published by Carlo Gervasini, July 25, 2012).

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